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Il mercato del lavoro in Veneto chiude i primi tre mesi del 2025 con un saldo positivo di +21.300 posti di lavoro dipendente, ma in rallentamento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+28.700). A incidere, soprattutto, è il mese di marzo, che ha registrato un calo delle assunzioni dell’11% a causa del posticipo dell’avvio della stagione turistica, legato alla Pasqua più “tardiva” rispetto allo scorso anno. La domanda di lavoro nel trimestre segna un calo del 5%, mentre le cessazioni restano stabili, con un aumento di quelle per fine contratto (+17%) e una diminuzione di dimissioni e licenziamenti. Il calo delle assunzioni colpisce in particolare le donne (-9%), gli italiani e i lavoratori tra i 30 e i 54 anni. I contratti a tempo determinato sono in forte calo, specie nel turismo, mentre aumentano quelli a tempo indeterminato (+11.600), grazie alle trasformazioni da contratti a termine. L’apprendistato continua a ridursi (-240). Tra le province, soffrono Verona (-20%) e Venezia (-12%); saldo negativo solo a Belluno, ma in miglioramento. Positivi i dati dell’industria, trainata da edilizia e metalmeccanico, mentre rallentano agricoltura e servizi, con il terziario penalizzato dalla flessione del turismo e da cali nel commercio, logistica e pulizie. In un contesto economico incerto, il comparto industriale tiene, anche grazie al sostegno della Cassa integrazione.