ventenne bellunese è in carcere a Treviso dopo una notte trascorsa a picchiare ragazzi e ragazze più giovani di lui. Il giovane si è reso protagonista di una serie di furti, il bottino ritrovato nel suo zaino. Vistosi scoperto ha pure tentato in modo goffo di nascondersi dietro un cespuglio entro un cappuccio, ma gli è andata male e una volta aperto lo zaino la sorpresa: una notte di furti
TREVISO I Carabinieri della Compagnia di Treviso ieri all’alba hanno arrestato D.A. 20 anni di Belluno, per i reati di rapina aggravata e ricettazione. Due gazzelle del Radiomobile trevigiano sono intervenute alle 5 di domenica mattina all’esterno di un locale di via Pisani di Monastier di Treviso, per un’aggressione con contestuale rapina a mano armata in danno di alcuni giovani. Identificate le due vittime della rapina, sanguinanti, con evidenti segni di pestaggio e ancora in stato di shock: un 18enne e un 17enne originari della provincia di Venezia. Secondo il racconto fornito dai due malcapitati erano stati avvicinati da un folto gruppo di giovani fra i quali D.A. che li affrontava spingendoli contro una ringhiera, minacciandoli con un coltello e, infine, scaraventandoli a terra e colpendo uno dei due, il minore, con un calcio alla testa. I due aggrediti, terrorizzati, avevano quindi consegnato al rapinatore i propri portafogli con il contante nella loro disponibilità.
I militari dopo pochi minuti hanno sorpreso l’aggressore nella limitrofa via Roma, accovacciato dietro una siepe e travisato da un cappuccio. Il giovane bloccato e perquisito: all’interno della borsa un vero e proprio “bottino” che D.A. aveva “raccolto” nel corso della serata: un orecchino con brillantini sottratto a un 15enne di Silea sotto la minaccia di un coltello, gli è stato strappato l’orecchino dall’orecchio, un telefono cellulare risultato oggetto di furto ai danni di una 18enne di Treviso, una giacca in felpa indossata dall’indagato al momento dell’arresto, un orologio in acciaio, una catenina ed un anello in metallo, un telefono cellulare ed un portadocumenti. Per le violenze condotte D.A. è stato arrestato e condotto, su disposizione in carcere a Treviso.