BELLUNO Ventimila mascherine (tra Ffp2, N95 e mediche), duecento tute, duecento occhiali protettivi e dieci mila guanti Pvc monouso sono stati consegnati nelle scorse ore agli ospedali di Feltre e Belluno per fare fronte all’emergenza coronavirus, con l’auspicio che siano distribuite anche alle case di riposo e agli enti e ad altre strutture socio-sanitarie. A metterli a disposizione è stata l’azienda Clivet di Feltre grazie anche al sostegno di Confindustria Belluno Dolomiti che ha seguito passo dopo passo le procedure di sdoganamento. Clivet è azienda leader nel comparto della climatizzazione e fa parte – dal 2016 – del colosso internazionale Midea. “In questo momento di difficoltà è importante essere uniti e aiutarci a vicenda”, afferma l’amministratore delegato di Clivet Stefano Bellò. “Noi abbiamo la fortuna di avere la nostra casa madre in Cina, dove l’emergenza è rientrata ed è proprio grazie all’aiuto di Midea che siamo riusciti a reperire una fornitura di dispositivi medici da donare agli ospedali di Feltre e Belluno che in questi giorni si trovano in prima linea a fronteggiare questo invisibile nemico”. Un supporto concreto per lo sdoganamento della merce e il suo effettivo arrivo nel Bellunese – evitando eventuali confische anche da parte di altri Paesi – è arrivato dall’Associazione industriali dolomitici. “Di fronte alle generosità di un imprenditore, abbiamo fatto la nostra parte”, afferma la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton. “Vogliamo continuare a essere a fianco dei nostri operatori e della nostra sanità in maniera concreta”. Confindustria ha già donato alla sanità bellunese due posti letto di terapia intensiva e quattro defibrillatori, grazie a una delibera adottata dal Consiglio di Presidenza e alla raccolta fondi avviata tra gli associati, campagna peraltro ancora in corso. “Il momento è drammatico e noi imprenditori guardiamo con fiducia e gratitudine ai nostri operatori socio-sanitari, ai quali non faremo mai mancare il nostro aiuto in questa fase delicatissima che ci deve vedere uniti e compatti come non mai”, conclude Berton.