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REDAZIONE L’ingegnere ambientale Giacomo Poletti, esperto di meteorologia, illustra l’impatto del vento sulle condizioni montane. Il vento può asportare neve creando situazioni pericolose come cornici e accumuli, mentre in condizioni sopra lo zero può accelerare il processo di fusione e formazione di strati alterati, aumentando il rischio valanghe. Il trasporto di calore influisce sulle cascate di ghiaccio, accelerando o ostacolando la formazione di ghiaccio. Il wind-chill, o indice di raffreddamento, amplifica gli effetti del vento sul corpo, rendendo fondamentale monitorare le previsioni meteorologiche per prevenire rischi durante le escursioni. Fenomeni come il white-out e il pericolo di crolli devono essere tenuti in considerazione, così come i segnali di arrivo del vento in quota, come l’osservazione di nubi lenticolari. Il vento può anche influenzare la qualità dell’aria, spazzando via l’inquinamento. Sulla montagna, i venti in quota sono prevedibili e possono essere intensi, con fenomeni come il fӧhn e lo stau che comportano rischi specifici per chi si trova in alta quota.