BELLUNO Chissà se il consigliere provinciale delegato Franco De Bon (dimissionario da qualche giorno) tornerà sui giornali a strombazzare l’importanza del Cras (Centro recupero animali selvatici) di Treviso per la soluzione dei problemi di una Provincia che si definisce “montana”. La stessa provincia che spende milioni di euro per una pista di bob, che ospita mondiali e olimpiadi che si definisce civile. Dopo il cervo in agonia per una notte intera ai lati della 203 agordina e dopo la lepre morta in Valbelluna come raccontato nei particolari dall’attore Roberto Faoro un altro episodio vergognoso che getta ulteriore fango sulla dolomitica Belluno, quella del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Di certo è un’altra pubblicità negativa.
COMELICO Una volpe moribonda in mezzo alle case nella notte tra sabato e domenica. In suo soccorso solo una coperta. La consigliera comunale a Santo Stefano di Cadore Francesca Dell’Amore ricorda che una sua amica ha chiamato prima i vigili del fuoco e poi i carabinieri forestali, ma senza alcun esito, sentendosi dire che era il caso contattasse la Polizia provinciale. Un agente di quest’ultima sarebbe partito da Belluno a 70 chilometri alle 13, appena preso servizio. Il Cras di Treviso ha risposto di chiamare la Polizia provinciale. E’ evidente che la distanza fra Treviso e il Comelico renderebbe impossibile un loro intervento. Non arriverebbero in tempo.
FOTO ARCHIVIO RADIOPIU
IL MESSAGGIO DI CRISTIANO FANT DOPO L’EPIDOSODIO DELLA SCORSA SETTIMANA LUNGO LA REGIONALE 203 AGORDIN (VEDI ARTICOLO SUCCESSIVO)
QUALCUNO SA QUALE ORGANO DI POLIZIA GIUDIZIARIA ERA SUL POSTO AL MOMENTO DELL’INCIDENTE (CARABINIERI, POLIZIA STRADALE, ECC.)? 347/8824026 – [email protected]. L’anonimato è garantito.
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CERVO AGONIZZANTE, DAL PD “INDISPENSABILE UN CRAS NEL BELLUNESE”
Se in Lombardia stanziano 700mila euro per il biennio 2021/22, in Veneto siamo fermi ai 180mila dell’anno in corso, 34mila euro in meno rispetto al 2020”.
VENEZIA “Fa orrore sapere che per ore un animale resta agonizzante a bordo strada, senza che nessuno si preoccupi di chiamare soccorsi, non mancando però di scattare delle foto; è una cosa indegna di una Regione civile e conferma una volta di più la necessità di avere un Cras (Centro recupero animali selvatici) nel Bellunese, come abbiamo chiesto più volte”. È quanto dicono i consiglieri dell’Intergruppo per la tutela degli animali e la conservazione della natura Andrea Zanoni, Anna Maria Bigon (PD) e Cristina Guarda (Europa Verde) a proposito del cervo investito a Sedico ieri sera verso le 19, a pochi metri dalla caserma dei Carabinieri forestali, stamane alle 7 ancora agonizzante a bordo strada. “Queste strutture hanno un ruolo fondamentale, come il pronto soccorso previsto dalla legge, ma spesso non sono in condizione di svolgerlo per carenza di fondi. Senza dimenticare che ci sono intere province scoperte, a cominciare da Belluno che deve appoggiarsi su Treviso con tempistiche di trasferimento lunghe, difficoltose e nella maggior parte dei casi proibitive. Lo scorso dicembre abbiamo depositato due dettagliate interrogazioni per avere una ricognizione sul numero dei Centri, da chi sono gestiti, a quanto ammontano i finanziamenti e sulla loro attività, su quanti animali erano stati soccorsi, riabilitati e liberati: dopo quasi un anno non abbiamo ancora ricevuto risposta, perché la Regione tace?”. Nelle sessioni di bilancio le richieste del PD di maggiori risorse sono state bocciate, ma la tutela e la cura della fauna selvatica non possono essere affidate al ‘fai da te’. Ecco perché anche nella manovra di bilancio delle prossime settimane il PD annuncia di ripresentare degli emendamenti per avere fondi adeguati.
IL CONSIGLIERE FRANCO DE BON- dimissionario – PRESENTA IL PIANO PER NON FAR SOFFRIRE GLI ANIMALI…
Il Cras: centro recupero degli animali selvatici. In provincia si contano 370 episodi l’anno, si contano 35 mila ungulati oltre ai cinghiali. Gli incidenti sono quotidiani
BELLUNO Intervenendo sul Corriere delle Alpi l’amministratore bellunese loda il protocollo per il benessere degli animali che cambia anche il piano faunistico venatorio. La Provincia di Belluno ha rinnovato la convenzione con quella di Treviso dove esiste un Centro di recupero degli animali selvatici e dove, quindi, verrà mandata a curare la fauna bellunese ferita o ammalata, ma con speranze di recupero. Peccato che De Bon non spenda una parola per il grave episodio di ieri mattina con un cervo lasciato agonizzante una notte intera, oppure per l’altro caso segnalato dall’attore Roberto Faoro che nell’eventualità fosse sfuggito al consigliere provinciale lo riproponiamo. In quanto al Cras di Treviso staremo a vedere se sarà sufficiente a salvare la vita degli animali, investiti in Comelico o a Livinallongo del Col di Lana, visto che la strada per Treviso non è certo quella dell’orto.
MUORE LA LEPRE TROVATA AGONIZZANTE, ROBERTO FAORO “ABBIAMO CHIAMATO IL MONDO MA NON E’ VENUTO NESSUNO A PARTE IL PRESIDENTE DEI CACCIATORI”
LA TESTIMONIANZA DA FELTRE
CON ROBERTO FAORO