CENCENIGHE A metà pomeriggio la decisione di far rientrare la squadre impegnate sopra la frazione di Chenet da ieri pomeriggio nella ricerca di Carlo Manfroi. Nessuna traccia, nessun segnale che abbia portato ai luoghi visitati dal 64enne di Cencenighe. Erano in tanti a cercarlo da questa mattina, hanno battuto i boschi palmo a palmo ma senza risultato. Sono in corso ulteriori verifiche.
SOCCORSO ALPINO Sono ancora senza esito le ricerche di Carlo Manfroi, 64 anni, di Cencenighe Agordino (BL), uscito ieri per una passeggiata, come d’abitudine, e non più rientrato. L’uomo è partito assieme al suo cane dalla propria abitazione a Chenet in mattinata, da dove, in una decina di minuti di sterrata, si raggiunge Bricol da cui parte una rete di sent ieri denominata Le Ial, sotto il Monte Pelsa. Quando alle 13.30 però il cane è ritornato da solo, la moglie ha atteso invano il marito, per poi lanciare preoccupata l’allarme alle 16. La ricerca, che ha coinvolto una settantina di persone si è concentrata sui sentieri principali per allargarsi oltre ed arrivare fino al Cordevole. I Vigili del fuoco hanno bonificato i corsi d’acqua, da Avoscan al Lago di Cencenighe. L’elicottero della Guardia di finanza di Bolzano con a bordo personale del Soccorso alpino di Agordo ha sorvolato a lungo l’area. Controllata la zona prossima a Bricol e all’abitato a nord e a sud. Erano presenti il Soccorso alpino di Agordo, Alleghe, Val Biois, del Sagf di Cortina e Auronzo, i Vigili del fuoco. Una decina le unità cinofile tra Soccorso alpino, Guardia di finanza e Associazione nazionale dei Carabinieri. Tre i cani molecolari dell’Alpenverein.
Carlo, che è alto un metro e ottanta circa ed è di corporatura longilinea, indossa pantaloncini corti color carta da zucchero, una giacca azzurra e scarpe da ginnastica bianche. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri.
CENCENIGHE Sono riprese questa mattina alle 6 le ricerche di Carlo Manfroi, 63 anni, di Cencenighe Agordino (BL), uscito ieri per una passeggiata, come d’abitudine, e non più rientrato. L’uomo è partito assieme al suo cane dalla propria abitazione a Chenet in mattinata, da dove, in una decina di minuti di sterrata, si raggiunge Bricol da cui parte una rere di sentieri denominata Le Ial, sotto il Monte Pelsa. Quando alle 13.30 però il cane è ritornato da solo, la moglie ha atteso invano il marito, per poi lanciare preoccupata l’allarme alle 16. Il Soccorso alpino di Agordo, assieme a quello della Val Biois e Alleghe, Sagf e Vigili del fuoco, ha subito iniziato a setacciare l’area, arrivando alla Ferrata Fiamme Gialle e proseguendo fino a notte. In questo momento una sessantina di persone suddivise in squadre stanno partecipando alla sua ricerca, sui sentieri battuti, come nelle zone circostanti. Le perlustrazioni sono state allargate a sentieri laterali e alla parte bassa vicino a casa. Sono presenti il Soccorso alpino di Agordo, Alleghe, Val Biois, del Sagf di Cortina e Auronzo, i Vigili del fuoco. Una decina le unità cinofile tra Soccorso alpino, Guardia di finanza e Associazione nazionale dei Carabinieri. Tre i cani molecolari dell’Alpenverein.