AGORDO Proseguono spediti i lavori per la costruzione del quinto supermercato ad Agordo, è recente l’inaugurazione del W STORE a marchio Walber in località Le Campe, ai confini con il capoluogo di vallata. La prossima inaugurazione sarà dunque quella del nuovo Kanguro di via 27 aprile (oltre al già esistente di Cencenighe a 8 chilometri a nord di Agordo), dopo lo storico SuperW sempre di via 27 aprile che conta 40 anni di storia, dopo l’apertura del MD in località Valcozzena e della Coop nel condominio La Corte.
I lavori procedono spediti per la costruzione del supermercato, come dimostrano le foto nel cantiere, è invece ancora tutto fermo sulla palazzina che guarda sulla regionale 203 Agordina e che dovrebbe diventare il nuovo centro della città con attività commerciali, uffici direzionali e appartamenti. Sarà vero?
CANTIERI NELLA EX CASERMA DI AGORDO, 19 OTTOBRE 2018
COSA SI DICEVA, CRONISTORIA DAGLI ARCHIVI DI RADIO PIU
MARZO 2016
FILE AUDIO INTERVISTA AL SINDACO DI AGORDO SISTO DA ROIT
GIORNALE RADIO 8 OTTOBRE 2016
AGORDO Che il restyling della caserma 22 marzo 1848 di Agordo possa terminare entro un paio d’anni (primavera 2018) non convince il sindaco di Agordo Sisto Da Roit, che il progetto ufficiale non lo ha ancora toccato con mano.
“Quanto visto anche sulla stampa – dice il primo cittadino – è un atto ufficioso”.
Le perplessità del sindaco sono legate tra l’altro ai tempi per la revisione del piano particolareggiato che comprende non solo l’ex caserma e l’area officina Parissenti dove dovrebbe essere edificato il nuovo supermercato, ma anche la ex caserma dei Carabinieri sulla strada per l’ospedale.
“L’intervento dovrà comprendere tutti i comparti – dice il sindaco Sisto Da Roit – la ristrutturazione della caserma è solo una parte della problematica. Il piano particolareggiato esistente è stato approvato, ma sullo stesso insiste anche un ricorso al Tar da parte degli aquirenti quindi per procedere amministrativamente sarà necessaria una convenzione con le proprietà per la ristrutturazione e al contempo riprendere la discussione del piano particolareggiato, il ricorso al Tar dovrà essere ritirato, senza questi passi propedeutici non parte nulla”.
Il piano particolareggiato quindi non interessa solo la Turinvest di Padova, ma anche la Belluno Iniziative (proprietaria dell’area ex Parissenti) e il Comune di Agordo che vanta la proprietà della ex caserma Carabinieri.
Come le è sembrata l’idea progettuale presentata dalla Turinvest?
“Speravo sorgesse una struttura ricettiva, avevamo dei contatti anche con un’immobiliare, sembrava pronta ad intervenire con investitori disponibili all’operazione, ma purtroppo l’intervento non è stato considerato redditizio e tutto si è arenato”.
Quindi un altro supermercato ad Agordo?
“Lo subiamo – dice Sisto Da Roit – l’attuale grande distribuzione per il capoluogo è sufficiente così come le superfici ad essa destinate. I piani regolatori e particolareggiati lo prevedono e non è possibile dire di no se non modificando tutto o aprendo un contenzioso. Speravo in una cordata tra imprenditori locali interessati non dico a rilevare l’intera proprietà, ma almeno le superfici commerciali per creare negozi più piccoli a dimensioni di paese. Al di là del piacere o non piacere, poniamo al centro l’interesse della comunità e l’interesse che quell’area in centro ad Agordo venga recuperata e messa a disposizione della popolazione quanto prima”.
Mirko Mezzacasa
27 SETTEMBRE 2016
GIORNALE RADIO
AGORDO Il supermercato nel perimetro della ex Caserma degli Alpini 22 marzo 1848 non piaceva a tutti, per questo la Turinvest Srl di Padova ha preso una decisione: acquistare i terreni circosanti (ex officine Parissenti) dove sorgerà il nuovo punto per la grande distribuzione su 1500 metri quadrati. E’ la novità principale dell’ultimissimo progetto, quello cantierabile che darà il via ai lavori. Da Padova la rassicurazione che la ex Caserma sarà disponibile con oltre 20 appartamenti, una decina di negozi ed uffici e tutto entro e non oltre la Pasqua del 2018. Obiettivo ambizioso, ma pare che le premesse per il suo raggiungimento ci siano tutte, a partire dal nuovo progetto del supermercato e da chi già è interessato ad inserirsi sul mercato. La Aspiag ad esempio, quindi circuito della Despar con sede principale a Bolzano. Paul Klotz, l’amministratore delegato della Aspiag alla precisa domanda risponde: “E’ vero siamo interessati al mercato bellunese, Agordino in particolare, noi siamo della montagna e quindi ci piace investire sul territorio. A Belluno storicamente la Despar non è molto presente, sono una dozzina gli imprenditori-associati con il nostro marchio, i supermercati di propietà sono invece quelli di Calalzo e Belluno fronte ospedale, ci siamo resi conto che i negozi funzionano bene, per questo abbiamo deciso di allargarci in provincia”.
Il nuovo progetto oltre alla nuova struttura che sorgerà sull’ex area Parissenti, lascia intatta nelle due dimensioni e peculiarità la palazzina principale, quella storica che da su via 27 aprile. La piazza d’armi diventerà un grande parcheggio con circa 100 stalli. Anche le vecchie scuderie rimarranno al loro posto delimitandone il perimetro verso la chiesa Arcidiaconale. Il futuro di Agordo passa anche per la Turinvest Srl dopo il via libera della Soprintendenza, ed è senz’altro arrivato il momento di mettere mano ad un edificio che sta cadendo a pezzi e che è la porta al centro di Agordo. Un lungo percorso quello della ristrutturazione della ex Caserma Alpini 22 marzo 1848, già il compianto sindaco Vito Valcozzena 20 anni fa aveva provato ad acquistarla all’asta, dopo tante vicissitudini finalmente una proprietà decisa a realizzare 20 appartamenti, negozi, uffici e un supermercato da 1500 metri quadrati. L’edificio accanto alla caserma (ex ufficio immobiliare) sarà demolito per fare spazio alla strada che porta all’interno della caserma, nell’ ampia ex piazza d’armi. Non cambierà il volto esterno della struttura tanto cara agli alpini, tutte le strutture interne non protette saranno ricostruite, non le ex stalle dei muli che rimangono bene intoccabile e sarà quindi riportato all’antico splendore.
Mirko Mezzacasa
28 SETTEMBRE 2016
GIORNALE RADIO
AGORDO “L’e ora de cava’ chele quatro barache”, commento raccolto nei pressi della Caserma xx marzo 1848 di Agordo riferito alle reti di protezione tutt’attorno alla caserma lungo via 27 aprile. Protezioni che hanno eliminato una quindicina di parcheggi ma che si sono rivelate necessarie perché dall’alto piovono pezzi di tegola, legno e calcinacci. E’ il risultato in cui versa lo stabile dopo il totale abbandono ultradecennale, per questo Agordo guarda con favore al recupero della caserma che sarà trasformata in appartamenti, negozi con accanto un grande supermercato su 1500 metri quadrati sul quale avrebbe già messo gli occhi la Despar con sede a Bolzano e interessata al mercato di vallata. Anche l’amministrazione comunale guarda al nuovo progetto con interesse seppur tra qualche perplessità. “Infatti – dice il sindaco Sisto Da Roit – l’amministrazione comunale e quindi i nostri concittadini auspicano che vi sia un recupero di tutta l’area, non solo della ex Caserma. Nei nostri piani da tempo c’e’ oltre all’edificio ex militare l’area delle ex officine Parissenti, gli edifici annessi ed anche la ex caserma dei Carabinieri di proprietà del Comune di Agordo. Queste sono le nostre indicazioni che collimano con quelle della Regione. Il primo passaggio sarà quindi quello di rivedere in alcuni aspetti il piano particolareggiato”.
PRECEDENTE, MARZO 2018
EX CASERMA ALPINI, PENDE UN RICORSO, AL MOMENTO NESSUNA SOSPENSIVA
AGORDO Recupero della ex Caserma degli Alpini ad Agordo qualche cosa si muove, anche un ricorso presentato al Tar da parte di una proprietaria di un immobile, di diritto nel piano particolareggiato, ma che al momento non ha chiesto la sospensiva. Sollecitato da Giulio Favretti del gruppo di opposizione lo ha spiegato il tecnico comunale Sergio Benvegnù nel recente consiglio a palazzo Marconi.
“La giunta comunale – ha detto Benvegnù – con una delibera apposita ha approvato lo strumento urbanistico del piano particolareggiato esecutivo decennale. Su questa delibera pende un ricorso al Tar. La ditta costruttrice ha quindi proceduto per comparti autonomi presentando tre diverse pratiche per il comparto A (ex caserma Alpini): la prima per la demolizione degli immobili anche in base alle direttive della Sovrintendenza, una seconda per le opere urbanizazione con gli accessi e una pratica per la costruzione del supermercato (Kanguro) con un piano superiore destinato a garage. Ci sarà poi un quarto progetto per la vecchia stalla dei muli e la ex Caserma vincolati in base alla ex legge 1089 quindi con determinati parametri da rispettare”.
Le tre pratiche finiranno in conferenza dei servizi per i pareri dei vari enti, Comune compreso entro il termine dei 90 giorni. Ma c’è sempre quel ricorso al Tar. “Infatti -ha spiegato il tecnico comunale – una volta rilasciati i provvedimenti edilizi ci potrebbe essere un ricorso al Tar per motivi aggiunti con sospensione dei lavori costringendo Comune e privati alle contro deduzioni”. Circa gli oneri di urbanizzazione nei quali il Comune confida per ripinguare il bilancio, sarà necessario attendere la presentazione di tutti i progetti, compreso il computo metrico estimativo per la costruzione del supermercato. “Solo una volta conosciute le varie voumetrie si potranno definire gli importi”, ha concluso Sergio Benvegnù.
In merito all’ex Caserma dei Carabinieri che sarà alienata, il consigliere d’opposizione Giulio Favretti ha chiesto chiarimenti circa i possibili introiti. Il Comune per questo ha incaricato l’archiettetto Sandro Botter affinché faccia una stima anche in considerazione che l’amministrazione comunale ha chiesto un riesame delle autorizzazione alla Sovrintendenza di Venezia che nel luglio 2002 l’ha ritenuta di interesse storico e culturale, autorizzandone l’alienazione mantenendo volumetrie e muri perimetrali. Il Comune chiederà, vista la situazione di grave degrado dell’immobile, di provvedere alla demolizione con successiva ricostruzione perché metterci mano nelle attuali condizioni non risulta semplice. Ad ora in Municipio per la ex Caserma Carabinieri non c’è stata alcuna manifestazione di interesse, le cifre anche in questo caso non sono note ma non sono più i 600 mila euro delle prima perizia in seguito a nuove volumetrie e operazioni di perequazione. Il sindaco Sisto Da Roit auspica che dagli oneri di urbanizzazione entrino almeno 170 mila euro. “Magari – dice – non risolvono i problemi di bilancio ma permetterebbero di recuperare quanto perso dalla tassazione Irpef”. FOTO Alberto Cabalisti