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FELTRE Il 14 novembre inizierà il processo legale tra i familiari di Denis Bona, 39enne morto cadendo dal ponte di Salgarda, e il Comune di Feltre. La famiglia sostiene che il ponte mancava di protezioni adeguate, essenziali per prevenire incidenti, e chiede un risarcimento per il tragico evento del 2021. Il Comune, assistito dall’avvocato Cecilia Buresti, respinge le accuse. Per il padre di Denis, Stefano Bona, la questione è di principio: garantire la sicurezza per evitare future tragedie. Intanto, il Comune ha recentemente risarcito altri cittadini per danni causati da buche stradali e lavori pubblici.
ARCHIVIO RADIOPIU 20 FEBBRAIO 2021
PERDE IL CONTROLLO DELLA BICI ELETTRICA E MUORE CADENDO DAL PONTE
FELTRE Quando ieri sera alle 18 i Carabinieri sono giunti sul posto lungo la strada che da Arson porta a Salgarda, purtroppo per Denis Bona, 39 anni di Feltre non c’era più nulla da fare. L’uomo è morto in seguito alla ferite riportate nell’incidente con la bici elettrica. Una brutta caduta nella zona di Villabruna dal ponte sul torrente Caorame, dopo un salto nel vuoto di circa sette metri. Ad accertare la morte dell’uomo il personale sanitario. I Carabinieri sono stati chiamati da un privato cittadino che ha notato il corpo dell’uomo mentre si dirigeva verso via Dardagnin. I familiari avevano già notato l’assenza di Bona ed era in corso un giro di telefonate per capire se qualcuno lo avesse visto in paese. Denis Bona, viveva a Villabruna in via Salgarda Vecchia. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria gestionale, ha lavorato all’estero e in diverse aziende del territorio concentrandosi sulle transazioni finanziarie, lascia la mamma, la sorella Valentina ed il papà Stefano, segretario della Fiom provinciale. La mountain bike è stata sequestrata dai Carabinieri, sarà sottoposta a verifica per individuare un eventuale mal funzionamento, sotto osservazione anche il parapetto del ponte in condizioni pessime. (foto Corriere delle Alpi)