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L’uomo di 70 anni, disperso da ieri pomeriggio, è stato localizzato grazie alla tecnologia Lifeseeker dei vigili del fuoco. Recuperato dall’elicottero del Suem, è stato portato in salvo al rifugio Col Baion.
Poco dopo le 7:30 di oggi lunedì, i soccorritori hanno ritrovato sano e salvo l’uomo di 70 anni che si era perso nei boschi di Lozzo di Cadore mentre cercava funghi. La ricerca è culminata questa notte e si è conclusa positivamente questa mattina, grazie all’utilizzo di un drone dotato della tecnologia Lifeseeker. Questa tecnologia ha permesso ai vigili del fuoco di triangolare una prima volta il segnale del cellulare dell’uomo, affinando la localizzazione dopo l’alba fino a un margine di errore di pochi metri.
Le coordinate ottenute sono state fornite all’elicottero del Suem, che è intervenuto insieme al personale del soccorso alpino. Gli operatori hanno individuato immediatamente l’uomo, che, fortunatamente, era incolume. Una volta recuperato, è stato trasportato al rifugio Col Baion per i controlli del caso.
L’uomo, una volta resosi conto di essersi perso, era riuscito a chiamare il 112, dando l’allarme e facendo scattare le ricerche. Tuttavia, il segnale telefonico è risultato intermittente, complicando le operazioni di ricerca. Oltre ai vigili del fuoco, hanno preso parte alle operazioni anche squadre del soccorso alpino e della guardia di finanza, che è intervenuta con un elicottero nel tardo pomeriggio di domenica.
Nella foto, il settantenne è ritratto insieme ai componenti del nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) del Veneto e al drone con la tecnologia Lifeseeker, grazie al quale è stato possibile individuare il cercatore di funghi.
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