Ricorre, questa settimana (come ricorda il settimanale “Domenica” diretto dal vescovo emerito mons. Giuseppe Andrich), l’anniversario di dedicazione di due chiese facenti capo alla Diocesi di Belluno-Feltre: quella feltrina di Villabruna, che ha “compiuto” l’altro ieri, lunedì 28 ottobre, 198 anni, e quella di Candide, il cui anniversario era ieri martedì 29 ottobre, e che risale al 1806 e dunque di anni ne conta ben 213. Ci siamo già occupati di entrambi gli edifici sacri e dunque nell’occasione ci soffermiamo su Villabruna, intesa come realtà parrocchiale, per richiamare, grazie al sito “anavillabruna.it” un po’ di storia tratta da “Folclore feltrino” di don Antonio Vecellio. “…Nel medio evo il villaggio di Villabruna ebbe anche il suo castello, ma sembra che non sia stato gran che. Non se ne ha più memoria dopo che la famiglia Villabruna si trasferì nel Castello dei Casazza… Nella chiesa di Villabruna anticamente le messe venivano officiate dai canonici della cattedrale di Feltre. Essa ha per titolare San Giorgio del quale il ‘Morto da Feltre’ (Lorenzo Luzzo) dipinse la pala, che è un vero capolavoro. Venne eretta nel 1610 in Curazia; nel 1817 si aggiunse il villaggio di Grum (‘Agrum’: castello edificato da T. Claudio). I sacerdoti che vi risiedevano portavano il titolo di Rettori. Nel 1800 venne riedificata su disegno dell’architetto locale Antonio Villabruna e fu consacrata il 28 ottobre 1821 da Sua Ecc. il Vescovo Don Luigi Zuppani. Il campanile venne rifatto nella forma che ora presenta nel 1840. I Rettori della chiesa di Villabruna furono i seguenti: Filippo Cadenzio 1610, Marco Lusa 1635, Bortolo Argenta 1637, Gaspare Vecellio 1660, Gerolamo Ceccato 1666, Ludovico Lusa 1668, Nicola D’Antona 1678, Pietro Lorenzoni 1740, Lorenzo Buzzati 1740, Giacomo De Boni 1761, Lorenzo Tizian 1791, Angelo Fantina 1820, Felice Bogno 1820, Alessadro Rosani 1841, G.B. Pagnussato 1861, Luigi De Carli 1878, Nicola Griss 1881”. Ancora: “La chiesa possedeva delle rendite costituite da molti benefattori che ne avrebbero assicurato un decoroso mantenimento. Le Chiese filiali sono 5: S. Stefano di Grum, la quale, se non ha nulla di singolare per le forme, ha il pregio dell’antichità e il coro istoriato da affreschi fra i più antichi del feltrino; S. Marcello di Umin, antica pur questa e visitata frequentemente anche dai forestieri; S. Giuseppe presso Le Case, ricca di marmi nostrani e di gentili dorature, vanta quadri di merito, e la statua del titolare commendevole opera dello scultore Piazzetta; S. Pietro di Foen, recentemente ampliata, abbellita e provveduta d’un nuovo concerto di campane fra i migliori della Diocesi; Sant’Anna, pure di Foen, distante circa un miglio dalla città, viene detta anche la Madonna di San Vito. Era governata dai Padri Agostiniani, che risiedevano agli Ognissanti; dopo la loro soppressione (dopo un secolo circa) la Chiesa di S.Anna passò sotto la giurisdizione del curato di S. Luca di Feltre e nel 1817 venne aggregata alla parrocchia di Villabruna… Degna di particolare menzione è la cappella vicina al cimitero di Villabruna con un altare mantenuto con le offerte spontanee dei devoti della Beatissima Vergine. La pala è bellissima opera del Girolamo Turro, il migliore dei pittori feltrini nel secolo XVIII. Nella parte inferiore rappresenta San Vittore e Santa Corona e San Giorgio, e nella parte superiore la Madonna col divino Infante, circondata da vaghissimi angeli. Nella parrocchia vi era poi un oratorio privato nel palazzino della Casazza, e ve ne è tuttavia un altro nella casa del signor Domenico Dalla Piazza a Foen, in cui si ammira la Madonna del Rosario dipinta maestrevolmente dal Girolamo Turro suddetto. La chiesa di Villabruna possiede due Sacre Congregazioni. La prima è la Congregazione del SS. Sacramento eretta nel 1618, essendo rettore Filippo Cadenzi, approvata da sua Eccellenza Agostino Gradenigo Vescovo di Feltre con decreto 18 agosto 1611; la seconda è la Congregazione del S. Rosario eretta il 28 agosto 1674 essendo rettore Don Lodovico Lusa. Il sacro fonte battesimale fu eretto addi 14 agosto 1756, e il primo che vi venne battezzato fu Domenico Bonet di Umin. Ciò proverebbe che i rettori dovevano risiedere a Feltre sino al 1756, dove erano insieme o canonici o mansionari. Il villaggio di Villabruna insieme con quelli di Vignui e di Arson formavano un comune abbastanza prosperoso, che nel febbraio del 1854 venne aggregato a quello di Feltre”. NELLE FOTO (wikipewdia, Provincia di Belluno e Valcomelicodolomiti.it): la chiesa di Villabruna di Feltre; la pala d’altare di Lorenzo Luzzo; la chiesa di Santa Maria Assunta di Candide; l’affresco eseguito nel 1846 dal bellunese Giovanni De Min.