Di Renato Bona
Invito a realizzare quadrati 50×50 a maglia, ferri o uncinetto, di lana o cotone o filato per ricavarne una enorme coperta da stendere ai piedi dei monti auronzani Il parroco di San Giovanni Bosco di Belluno, don Claudio Zamperin ha annunciato domenica, in chiusura della messa celebrata da don Vinicio Greggio, la sua personale adesione al progetto “Viva Vittoria”, nato nel 2015 con l’associazione prima costituita a Brescia, che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza sulle donne. Ed ha sinteticamente esposto l’iniziativa che, per quanto riguarda la realtà provinciale bellunese, il prossimo 4 settembre culminerà con la stesura di un’enorme coperta composta da coperte formate da quadrati 50×50 che le volontarie, ma anche i signori uomini, si spera numerosi, realizzeranno per “un’opera che coprirà l’area ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo ad Auronzo di Cadore. Ci sono già svariate adesioni in provincia di Belluno a “Viva Vittoria” che è opera relazionale condivisa “che vuole unire tutta la provincia nel dire appunto no fermo alla violenza sulle donne: Belluno Donna, Coop.Blhyster, Onda Rosa Aps, Fidapa Belluno, Comitato Gocce di Sole Onlus, Ass. Jabar, Koinè-linguaggi comuni, Papiria, Ass.TILT dis-carica solidale, Il Tasso, Non una di meno Belluno, Donne come noi-Women like us, Ass.volontariato Tutti in Campo, Sez.Cai Auronzo, Auser Lentiai-Borgo Valbelluna, Pro loco Tiziano Pieve di Cadore, Gruppo folkloristico Drio le Pèche -Lamon, Pro Loco Valle di Cadore, Il Filò del Castel di Seren del Grappa, Commissione Diritti Civili e Politiche di Genere-Comune di Ponte nelle Alpi, Comune di Comelico Superiore, Ass.Arte Fibre Dolomiti, Spazio Amico Noi Ci Siamo di Limana. Gruppo Ferri Girotondo di Galleria Maraga- BL. E l’elenco è destinato ad allungarsi. Intanto ad iniziativa di aderenti convinti è stato realizzato e distribuito ai fedeli della parrocchia salesiana un volantino illustrativo che invita a confezionare (con tanto di firma sul retro) i quadrati in lana o cotone fino al 20 agosto quando saranno raccolti, cuciti sino a formare una serie di coperte da esporre appunto ai piedi delle Tre Cime il 4 settembre. Viene annunciato che “a fine giornata, chi vorrà potrà portarsi a casa una coperta facendo una donazione ed il ricavato andrà direttamente a donne vittime di violenza fisica e-o psicologica, seguite da Belluno donna (Centro antiviolenza Belluno), coop. Blhyster di Sedico e Onda Rossa dell’Alpago”. Sarà – si legge ancora – “Una piccola ‘dote’ simbolica per una nuova vita. Tesseremo fili di lana ma anche relazioni. Si può aderire singolarmente o lavorando in gruppo (naturalmente con le precauzioni che conosciamo”. E chi non sa lavorare ai ferri, può aderire promuovendo l’iniziativa o rendendosi disponibile per altri compiti: basta contattare gli organizzatori tramite la pagina facebook Viva Vittoria Tre Cime di Lavaredo. Insieme possiamo fare la differenza e sentirci uniti da un filo comune. Il filo rosso che unirà i quadrati ed è simbolo del no alla violenza di genere. L’appello si conclude così: “In un momento di isolamento forzato come quello che stiamo vivendo può essere una buona opportunità per sentirsi meno soli e sicuramente utili”. Chi fosse interessato ad ulteriori informazioni potrà rivolgersi allo stesso don Claudio, nella parrocchia salesiana di Piazza San Giovanni Bosco. All’indomani dell’annuale Festa della donna, l’8 marzo scorso, il sito “newsinquota.it” precisava che le Tre Cime sono la diciottesima location ad accogliere l’idea di Viva Vittoria e che a portare tra le Dolomiti il progetto è l’associazione Up – I sogni fuori del cassetto che ha coinvolto diverse associazioni della provincia: sono già oltre venti”. Ancora: “Già individuati due centri di raccolta: a Belluno e ad Auronzo. Lì arriveranno i vari quadrati che poi verranno assemblati con un filo rosso, simbolo della lotta alla violenza di genere”. Il ricavato dalla vendita delle singole coperte sarà devoluto a tre sodalizi impegnati da sempre in quello che è definito “aiuto in rosa”: Belluno Donna e Cooperativa Blhyster (si occupa del reinserimenti delle donne che hanno subito violenza) e Onda Rossa, rete che supporta le donne ed è stata costituita con l’egida dell’ospedale “San Martino” di Belluno. La presidentessa dell’associazione bresciana Cristina Begni ha affermato che: “E’ un grande onore annoverare le Tre Cime di Lavaredo come diciottesimo luogo del progetto ‘Viva Vittoria’ perché non credo ci sia posto migliore per raccontare la coralità di questo progetto che coinvolte non solo le donne ma anche gli uomini giovani e meno giovani”.
NELLE FOTO (siti: filopercreare, linkedin, L’Eco di Bergamo, Renato Bona, Wikipedia): il logo del volantino che annuncia la giornata di Auronzo di Cadore per il no alla violenza sulle donne; immagine delle Tre Cime di Lavaredo; il parroco di San Giovanni Bosco di Belluno, don Claudio Zamperin; Cristina Begni (terza da sinistra con alcune collaboratrici) che presiede l’associazione nata per prima a Brescia; signore al lavoro; quadrati già pronti.