SE IL GOVERNO INTENDE CENTRALIZZARE LA SANITA’ IL PRESIDENTE LUCA ZAIA E’ PRONTO A CHIAMARE LA GENTE AD UN REFERENDUM PER CHIEDEREGLI: “VOLETE VOI FARVI CURARE NEL VENETO O A ROMA?”
Agordino solidale con l’ospedale di Agordo, l’affetto, la stima, l’amore per il nosocomio agordino confermato nelle intenzioni delle associazioni di San Tomaso e dell’Agordina Calcio che hanno devoluto un contributo sostanzioso
di Mirko Mezzacasa
C’è chi parla, mette paura e poi si giustifica dicendo che sono stati gli altri a fraintendere ma il bello della radio è che quando apre i microfoni rende pubbliche le dichiarazioni e non si permette di manipolare concetti che arrivano diritti all’orecchio dell’ascoltatore. Ieri ha “frainteso” un’intera nazione quando il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha fatto capire che staremo in casa fino al 16 maggio o meglio le onde radio hanno viaggiato da nord a sud riportando la voce di Borrelli “Forse ne parleremo dopo la metà di maggio”. Apriti cielo per tutto il giorno ieri non s’è parlato d’altro nonostante la successiva precisazione “Io frainteso, decideranno i politici”. C’è chi parla e scatena la “rissa”, come Andrea Orlando del Pd che invita il Governo a pensare ad una sanità centralizzata, non è chiaro se la sua sparata sia stata un’idea o una provocazione. “Ovvio che non siamo d’accordo – ha risposta Luca Zaia dalla sede della protezione civile del Veneto – è un’uscita improvvida perche’ nasce dal fatto che come dice lui non si puo’ andare avanti cosi’, ma non e’ il caso del Veneto. Siamo pronti a chiedere ai veneti se vogliono farsi curare da Roma o Venezia”. In Italia è iniziata la lenta decrescita, 2339 nuovi casi di positività in 24 ore contro i 2477 di giovedi, 766 i decessi contro i 760 del giorno prima. La curva s’è appiattita o come dice il fisico Enzo Marinari è una sorta di altopiano. In Veneto alcuni segnali positivi: aumento delle dimissioni (+3), il calo dei ricoveri (-26) e dei ricoveri in terapia intensiva (-8) ma anche ieri considerevole il numero dei decessi (37 negli ospedali) e il conto sale a 598 (compresi gli anziani delle case di riposo), giovedi se ne contavano 42 in meno. A San Donà di Piave positivo il sindaco e l’intera Giunta è in quarantena. In provincia ieri altri 3 decessi e prima vittima all’ospedale di Agordo con la scomparsa di Edoardo Del Favero, 94enne di Ponte nelle Alpi, a Belluno sono morti Vincenzo Calò 81 anni di Belluno e un 87enne bellunese, entrambi ricoverati in pneumologia.I tre pazienti, positivi al coronavirus, avevano patologie pregresse e l’Istituto Superiore di Sanità valuterà se il decesso è imputabile alla pandemia. Dopo la morte di Silvio Baratto di Valdobbiadene, maestro di sci a Falcade, Cortina piange e ricorda l’ex cuoco del Miramonti, Francesco Lavarini di 66 anni, trevigiano e già chef negli alberghi ampezzani. Le persone attualmente positive in provincia sono 458 ieri si sono contati 20 nuovi casi. I negativizzati cioè non più positivi al tampone sono invece 28, vivono in isolamento domiciliare 1349 persone. I Comuni più colpiti: Cortina, Alano di Piave, Lamon, Alpago, Chies e Borca. Nessun contagio nei Comuni di San Nicolo’, San Pietro, Vigo, Lorenzago, Perarolo, Ospitale e Selva di Cadore e Vodo di Cadore. La nuova stretta di Zaia per limitare la diffusione del contagio limita i mercati all’aperto e chiude i punti vendita floro vivaistici, l’ordinanza in vigore fino al 13 aprile. I mercati alimentari se non hanno un piano di gestione chiudono: devono essere transennati, prevedere varchi di accesso ed uscita. I sindaci se decidono di autorizzarli dovranno pretendere la sorveglianza pubblica o privata che verifichi le distanze evitando assembramenti, quindi ci si mette in fila come nei supermercati. Venditori e compratori dovranno usare guanti e mascherina. Vietata la vendita di prodotti di fiori e piante se non a domicilio. Potranno essere effettuate manutenzioni su aree verdi per gli interventi di urgenza. Obbligo per tutti gli esercizi commerciali di far circolare solo soggetti con mascherina e guanti comunque con la copertura di naso e bocca. La vendita di articoli di cancelleria è consentita anche all’interno dei supermercati. Sono consentiti i lavori per opere di protezione civile urgenti anche per la tutela del territorio dal punto di vista idrogeologico. Rimane l’imposizione di evitare il contatto a distanza entro il metro e le passeggiante dei singoli sono concesse solo nel raggio dei 200 metri dalle abitazioni. Il controllo è affidato agli organi di polizia e le somme destinate al capitolo della sanità della Regione. Chi sgarrà contribuirà a far fronte al virus. Ricordiamo al proposito che in Veneto sono state controllare 187.825 persone, 2032 sono state sanzionate, 6004 denunciate, sanzionati anche 250 gestori di locali pubblici. Tra i governatori Michele Emiliano e Luca Zaia è scoppiata… la pace. Ma prima erano entrati in collisione. Il presidente della Regione Puglia voleva requisire i macchinari per la diagnosi del coronavirus di un’azienda di Bari destinati al Veneto, il presidente del Veneto aveva risposto a tono “Vado a riprendermeli di persona”, Nel pomeriggio con un giro di telefonate il chiarimento ed è stata trovata la soluzione, i prodotti arriveranno in Veneto e saranno acquistati con una donazione fatta alla Regione. Da lunedi entra in funzione anche la macchina di produzione olandese capace di effettuare anche 8 mila tamponi al giorno. Ieri ha parlato anche il direttore della Ulss1 Adriano Rasi Caldogno che ha confermato che anche alla casa di soggiorno di Taibon è arrivato il virus, un paziente positivo ricoverato all’ospedale di Belluno e 4 persone dello staff costrette all’isolamento. «Abbiamo effettuato 7.426 tamponi – ha detto Caldogno – 4.178 hanno coinvolto i dipendenti e 981 case di riposo. In provincia, la percentuale di popolazione positiva al Covid è dello 0,23 contro una media regionale dello 0,20; gli asintomatici sono il 70,4 per cento (media in regione: 64,2), quelli ricoverati in area Covid non critica sono il 15,9 (17,8 in regione), i pazienti terapia intensiva il 2,2 (3,6 in Veneto). I dimessi raggiungono l’8 per cento (9,4 a livello regionale) e i decessi il 3,5 (4,9)». La Prefettura di Belluno conferma che la vigilanza sulle strade provinciali sarà intensificata “In questo momento – ha detto il Prefetto Adriana Cogode – data la delicatezza del momento è necessario promuovere ogni sforzo per assicurare il rispetto delle disposizioni governative a tutela della salute pubblica”. A proposito di vigilanza a Belluno sono stati assegnati 18 nuovi agenti della Polizia di Stato, 13 a Belluno e 5 a Cortina, ne ha dato notizia con soddisfazione il sindacato unitario dei lavoratori di Polizia (Siulp). Continuano i controlli della Guardia di Finanza nelle Farmacie e Parafarmacie, ha denunciato la vendita di mascherine fuorilegge in tessuto e il commercio di oltre 1500 prodotti privi del marchio CE. Le fiamme gialle hanno impiegato 56 pattuglie (comprese quelle del Soccorso Alpino di Auronzo e Cortina) elevando 5 sanzioni amministrative ai cittadini del capitolo “de coccio”. In provincia sono stati eseguiti quasi 15 mila controlli dalle Forze di Polizia, 418 persone denunciate, 116 multate. Quasi 40 mila i controlli agli esercizi commerciali, 24 le violazioni accertate. Ieri sono state prese decisioni importanti con un danno notevole per il turismo, annullata la Maratona dles Dolomites, la TransCivetta, la Mountain Hero Dolomites ed è probabile che saltino anche le giornate con i passi dolomitici aperti solo ai ciclisti, ovvero le due bike day di giugno.