AGORDO La losca figura immortalata dalle telecamere si è introdotta con i favori del buio nel giardino di Villa Fiore, la bella villa Liberty alle porte del capoluogo, di propietà della famiglia del dottor Galvano Dotta, ma non ha fatto i conti nè con la tecnologia, nè con i moderni infissi applicati alle strutture della villa. Per oltre un’ora ha provato a forzare porte e finestre senza alcun risultato concreto, con poca logicità ha abbassato l’interruttore dell’energia elettrica, manomettendo la scatola dei contatori; niente di peggio: questa manovra è stata rilevata dall’impianto di allarme ed ha destato da subito il sospetto dei proprietari. Un’ora di lavoro tra tentativi di infrangere vetri antisfondamento e forzare serrature impossibili, tutto sotto l’occhio attento della video sorveglianza, a 360 gradi a presidio di casa e giardino. L’attenta visione dei filmati ha chiarito come il ladro abbia agito in solitaria, si sia introdotto nel parco della Villa, scavalcando la recinzione perimetrale, dirigendosi poi sul lato più nascosto rispetto alla strada principale. Dopo aver esaminato e passato in rassegna sette porte blindate perimetrali della Villa, si è concentrato sul retro, provando a rompere il vetro della porta mediante l’uso di una mazza e altri strumenti, ma l’infisso non ha ceduto malgrado i molti colpi inferti. Infatti, alla sequenza malavitosa si aggiunge l’ultimo assurdo tentativo privo di risultati: tentare inutilmente di incendiare la porta d’ingresso. Attorno alle 2 del mattino il malvivente si è rassegnato e con il capiente zaino vuoto si è dato alla fuga, abbandonando gli strumenti usati nei pressi della porta blindata. I video delle telecamere di Villa Fiore si sono rivelati essenziali nella ricostruzione dei fatti, malgrado il ladro fosse travisato. Gli inquirenti, i Carabinieri di Agordo e del Comando di Belluno, hanno centellinato fotogramma per fotogramma la video sorveglianza interna ed esterna della Villa, ed anche quella delle telecamere nei paraggi, studiando i lineamenti e il modus operandi del malvivente. Grazie al tempestivo intervento e alla professionalità del Comando dei Carabinieri di Agordo, sono stati eseguiti i sopralluoghi sul sito del tentato furto. Nella stessa mattinata hanno operato gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile di Belluno. I rilievi delle impronte digitali hanno evidenziato diverse tracce palmari che sono state inviate al laboratorio di Verona per il riscontro scientifico. Le indagini sono ancora in corso per assicurare alla giustizia l’autore del tentativo di effrazione. Sul suo conto i danni ad una residenza liberty per i quali i proprietari si riservano di far valere le proprie ragioni all’esito delle indagini da parte degli inquirenti. Ciò che tuttavia rasserena la Famiglia Dotta è il fatto che, malgrado l’estrema violenza e il grave danneggiamento subito nel tentativo di penetrare Villa Fiore, le porte blindate hanno sortito il loro effetto facendo desistere il malvivente, così salvaguardando l’interno.