******
VOLTAGO “I tragici fatti avvenuti tra il 12 e il 13 ottobre 1944 non devono essere dimenticati, ma ricordati concretamente nella memoria, in particolare fra i più giovani e le nuove generazioni”. Questo l’invito rivolto dall’Amministrazione comunale di Voltago alla cittadinanza a partecipare alla cerimonia di sabato prossimo 12 ottobre, promossa nell’80° anniversario della rappresaglia compiuta con spietata ferocia dall’invasore nazifascista su cittadini inermi e indifesi, che portò via per sempre le giovani vite di Loris Scussel, 16 anni, e Giusto Pollazzon (il partigiano Lupo), 23 anni, e diede alle fiamme metà del paese. La cerimonia inizierà alle 9.30 con la celebrazione della Messa da parte del parroco, don Fabiano Del Favero, nella parrocchiale dei Ss. Vittore e Corona a suffragio dei Caduti. Al termine del rito sarà deposta una corona in piazza 12 ottobre 1944, in memoria di Loris Scussel e Giusto Pollazzon. Quindi, alle 10.30, la cerimonia commemorativa nella sala polifunzionale “Gianni De Col” con gli interventi del sindaco Giuseppe Schena e del consigliere alla cultura, Andrea Bressan, seguiti da Luigi Rivis e Loris Santomaso che con Dino Bridda hanno curato il libro “Voltago 1944. Un ricordo di cinquant’anni dopo”, pubblicato nel 1994, in occasione del 50° dell’eccidio, “scritto” da 79 preziose testimonianze raccolte nella memoria di altrettanti superstiti che vissero allora in prima persona quelle terribili giornate, e oggi in gran parte scomparsi. Ci saranno poi delle significative testimonianze portate da alcuni famigliari nel ricordo dei loro cari e, infine, l’intervento di allievi e insegnanti della Scuola Primaria del paese intitolata a Scussel e Pollazzon. Questo, in sintesi, il ricordo di quei fatti. Il 12 ottobre 1944, in seguito a vile delazione, reparti tedeschi rastrellarono il paese al fine di catturare ed eliminare i partigiani del luogo inquadrati nella compagnia «Monte Agnèr» della brigata «Val Cordevole». Oltre venti cittadini, fra cui anche alcuni ragazzi, furono ammassati sulla piazza della chiesa sotto l’intimidazione delle armi. Il mortale ferimento di un soldato germanico da parte di un estraneo, suscitò la violenta reazione dei tedeschi che scatenarono la rappresaglia, minacciando di uccidere gli ostaggi e di bruciare il paese. Vennero dati alle fiamme e rasi al suolo 33 edifici (case e stalle con fienili e il municipio), rapinate 87 famiglie e requisiti 69 animali (bovini, suini, ovini), unico loro sostentamento. Nel momento cruciale una giovane meranese, Maria Ruth Bermann, “la signorina Ruth”, ospite di una famiglia di Voltago, ebbe il coraggio di parlamentare con gli ufficiali tedeschi, forte della padronanza della loro lingua e di autorevoli conoscenze, ottenendo la sospensione delle fucilazioni. Non poté però evitare la crudele uccisione del sedicenne Loris Scussel, trucidato sotto gli occhi del padre, e l’impiccagione sulla piazza del partigiano ventitreenne, Giusto Pollazzon (Lupo). Nel contesto della vicenda va doverosamente ricordato anche il sacrificio della ventunenne Gemma Santomaso, vittima innocente di un’azione di guerra a Busche il 4 settembre precedente, mentre stava ritornando a casa a Voltago.
*********