BELLUNO Il Rotary è impegnato contro la poliomelite da oltre 30 anni. Sembrava un obiettivo impossibile ma, con l’aiuto di altri partner internazionali, in primo luogo l’OMS, le agenzie per la prevenzione delle malattie di alcuni Stati e la Bill e Melinda Gates Foundation, il traguardo è sempre più vicino. Ecco quindi che sono importanti la sensibilizzazione, la comunicazione e la raccolta fondi. La giornata da segnare sul calendario è quella di sabato 24 ottobre, il World Polio Day. Chi si ricorda dello IOE – Istituto Ortopedico Elioterapico? Fu costruito nel 1952 a Santa Fosca, comune di Selva di Cadore, sopra i resti di un’antica frana, e rimase operativo fino al 1974. In questa struttura venivano curati i bambini colpiti dalla polio. Tra questi anche Loris Pauletti (foto): «Sono nato nel 1956 e a soli sei mesi è arrivata l’infausta diagnosi: paralisi di entrambi gli arti inferiori dovuta alla poliomielite». «La mia infanzia e tutta la mia adolescenza – racconta sempre Loris – l’ho passata in istituti come lo IOE di Santa Fosca (foto). Ho studiato all’interno di queste strutture, perché come pazienti eravamo sottoposti a continui interventi chirurgici e la scuola era all’interno». Nell’arco della sua vita Loris ha subito ben diciotto interventi e purtroppo non sa cosa significhi camminare. «Questa malattia ci ha fatto diventare subito adulti», spiega ancora, «anche perché non si sapeva il significato di saltare o di correre, ma conoscevamo solo le parole sofferenza e dolore». In Italia i sopravvissuti alla poliomelite sono circa 70mila. Tra questi anche Loris, che non smette di ringraziare il concreto impegno messo in atto dal Rotary. «Se oggi ci sono meno bambini che soffrono di questa terribile malattia lo dobbiamo proprio a tutti i rotariani», sottolinea, «che in questi trent’anni si sono spesi, a livello mondiale, con molteplici iniziative e raccolte fondi per la capillare diffusione del vaccino». La giornata del 24 ottobre è importante proprio perché bisogna parlare della polio e sconfiggerla. In tutto il mondo, si parlerà della polio. Ed è necessario parlarne anche in provincia di Belluno in cui, agli sguardi più attenti, non possono sfuggire i segni lasciata da questa terribile malattia. «Ogni anno, da quarant’anni», conclude Pauletti, «noi sopravvissuti alla Polio ci incontriamo per un pranzo proprio a Santa Fosca, nel Comune di Selva di Cadore».
«Sabato 24 ottobre invito tutti a sostenere la “World Polio Day”», le parole di Mariachiara Santin, presidente del Rotary Club Belluno. «Basta visitare il sito www.endpolio.org e dare il proprio sostegno, raccontare la propria storia, armarsi di solidarietà per sconfiggere un male che è curabile».