VENEZIA Il punto stampa da Marghera, con il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
COLORAZIONE: area medica 19%, a 11 punti dal 30% che porta il Veneto in zona arancione. Ieri era al 18% avanzando con questo ritmo significa regione in arancione di qui a dieci giorni. Terapie intensive al 18 %, 610 l’indice di incidenza e 1,13 il valore Rt. Siamo preoccupati per le feste, il Governo ha fatto delle scelte che devono essere rispettate. Il virus circola.
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Sono 850 i sanitari del sistema sanitario pubblico attualmente sospesi, medici, oss, tecnici, infermieri eccetera
Nelle ultime 24 ore sono stati inoculate 51mila dosi di vaccino, la metà a dosi booster. Oltre 1 milioni di terze dosi, importante anche alla luce delle decisioni di ieri sera. Abbiamo un numero casi quotidiani di gran lunga superiore alla punta massima dello scorso anno, nei giorni più duri. Nonostante i casi siano il doppio l’ospedalizzazione è scesa di un terzo, bassa rispetto ai casi. L’altro importante dato è la mortalità con numeri diversi dai precedentI, oggi non abbiamo 200 morti al giorno come succedeva l’anno scorso. Abbiamo somministrato oltre 9 milioni di vaccini, l’87% dei veneti è vaccinato. Se così non fosse saremmo già chiusi. Metà dei pazienti in area medica non sono vaccinati, e i non vaccinati sono il 13% della popolazione veneta. IL RISCHIO Il contact tracing sta saltando, per non dire che è già saltato. L’attenzione è ai sintomatici. DOPO LE DECISIONI DI IERI SERA Primo vedere il testo del Decreto, per ora resta quindi valido quello che conosciamo da sempre. Probabilmente sarà pubblicato in serata e diventerà legge. Sarà fatto scattare con immediatezza. E’ indecoroso vedere bimbi in coda per 4 ore per fare un tampone, asintomatico ma compagno di un positivo, questo di permetterà di sgravare il fronte dei tamponi. ALLARGARE L’OBBLIGO VACCINALE PER LAVORARE Ieri è stata fatta una discussione e ho chiesto di diminuire la persone da assoggettare a tamponi non di estendere la categoria dei vaccinati. Non per smentire nessuno ma è andata così. Qualcuno ha detto di guardare alle categorie essenziali ma la discussione si è bloccata sul “e chi definisce le categorie essenziali?”. RE INFEZIONI DA COVID Abbiamo alcuni casi ma non sono così numerosi e soprattutto sono inversamente proporzionali al numero di terze dosi. Non è escluso ci sia stata una caduta della copertura anticorpale.LOCKDOWN PER I NON VACCINATI tutte le misure restrittive vanno in questa direzione con il green pass rafforzato. Non credo che si possa bloccare l’uscita di casa a un gruppo di persone, ma restringerebbe il perimetro.
COSA PREVEDE IL NUOVO DECRETO IN FASE DI PUBBLICAZIONE?
Green Pass Rafforzato: Dal 10 gennaio 2022 anche negli alberghi e strutture ricettive; feste e cerimonie; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centri culturali e sociali e per le attività all’aperto. Necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Quarantene non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo. Obbligo di indossare la mascherina FFP2 e di effettuare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno. La cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza consegua all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza. Capienze:consentite al massimo al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.