VENEZIA La vecchia ordinanza ormai in scadenza sarà rinnovata fino al 13 aprile, restano le distanze di 200 metri da casa e i 200 metri sono il raggio della zona, comunque in linea d’aria. Ammessa solo attività individuale e non di gruppo. Altre misure sono il divieto di mercati di prodotti alimentari su aree pubbliche se non nei Comuni dove sia adottato un apposito piano. I mercati alimentari se non hanno un piano di gestione chiudono: devono essere transennati, perimetrati con varchi di accesso ed uscita. Sorveglianza pubblica o privata che verifichi le distanze evitando assembramenti, quindi ci si mette in fila come nei supermercati. Venditori e compratori dovranno usare guanti e mascherina. Vietata la vendita di prodotti di fiori e piante se non a domicilio. L’incongruenza: a livello nazionale il codice da l’apertura ma non è motivo indifferibile. Potranno essere effettuate manutenzione su aree verdi per gli interventi di urgenza per incolumità alle persone e al patrimonio arboreo naturale. I campeggi turistici ad esempio devono prepararsi per la stagione, sono ammesse un minimo di squadre ad esempio per mettere in ordine a siepi e prati. Obbligo per tutti gli esercizi commerciali di far circolare solo soggetti con mascherina e guanti comunque con la copertura di naso e bocca. La vendita di articoli di cancelleria è consentita anche all’interno dei supermercati. Sono consentiti i lavori per opere di protezione civile urgenti (tipo cantieri post Vaia) anche per la tutela del territorio dal punto di vista idrogeologico. Necessità di evitare il contatto a distanza entro il metro. Per le violazioni provvedono gli organi di polizia con destinazione delle somme per la sanità del Veneto ovvero contro il coronavirus chi sgarrà avrà contribuito a far fronte al virus.
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