TAIBON Le ditte che hanno in appalto i lavori hanno messo ordine, un fianco della montagna che guarda il laghetto e la baita alle Peschiere (già After Hour) ora si presenta in modo decisamente diverso. Non più alberi disordinatamente a terra, ma un bosco ripulito che con il verde avrà ben altro aspetto. Accanto al laghetto, verso nord i lavori devono ancora iniziare, qui gli alberi sono come Vaia li ha lasciati.
Nonostante l’inferno tutt’attorno c’è chi ha continuato a lavorare per costruire l’Arena. Alle moderne pareti di cemento si aggiungono le travi in legno, ma non è quello rovesciato da Vaia, ben altro e pregiato anche perché il portafoglio dei fondi di confine è talmente gonfio che permette di non fare debiti. Dall’Arena lo spettacolo verso valle è desolante, l’intero versante delle Pale di San Lucano è esattamente come un anno fa, più di un anno fa. Il passaggio del fuoco e dell’uragano Vaia ha stravolto l’ambiente e per ora di costruire una strada taglia fuoco che permetta anche di poter operare sui fianchi delle montagne non se ne parla proprio e un’altra estate sta per arrivare, la seconda dopo il disastro dell’ottobre 2018.
VIDEO 1, AL LAGHETTO DELLE PESCHIERE DA FORNO VAL
VIDEO 2, AL LAGHETTO DELLE PESCHIERE DALLA STRADA COMUNALE CHE ATTRAVERSA LA VALLE DI SAN LUCANO TRA ALBERI ABBATTUTI (NORD) L’ARENA IN COSTRUZIONE